top of page
  • Immagine del redattoreLa Redazione

"LA GRAVE CRISI FINANZIARIA DELLE FAMIGLIE ITALIANE CHE OSTINATAMENTE LA POLITICA NON AFFRONTA"

La narrazione della comunicazione massmediatica italiana, sia pubblica che privata,

finalizzata a non ostacolare la politica nel suo complesso, sta facendo passare

sottotraccia l’ennesima stangata abbattutasi sulle famiglie e sulle imprese italiane.

Il rincaro dei mutui, dovuto all’aumento del costo del denaro, varato lo scorso

giovedì dalla BCE; il “caro affitti” che cresce esponenzialmente ogni mese; il

“miraggio” della possibilità di acquistare una casa, ormai sempre più impossibile per

gli italiani che si trovano nella “trappola” della mancanza dei requisiti; la perdita di

potere d’acquisto degli stipendi; l’inflazione stabilmente oltre il 6%; l’aumento del

“carrello della spesa”, il dato impressionante di circa il 57% degli italiani costretti a

ridurre le proprie risorse per gli acquisti; la riduzione dei consumi di energia

elettrica e gas, registrata dai vari gestori; nonché il dato delle tante famiglie italiane -

che a differenza dei propri parlamentari - hanno dovuto anche rinunciare a qualche

giorno di “sacrosanta” vacanza; sono una serie di situazioni, o di “indicatori”, come

amano dire statistici ed economisti, che dimostrano –inequivocabilmente - il fatto

che la crisi che attraversa il nostro paese se la stanno sobbarcando per lo più

famiglie e imprese italiane.

A proposito di imprese italiane, il dato pubblicato dalla CGIA di Mestre, su mancati

pagamenti da parte dello Stato Italiano ai propri fornitori, il quale - circa in un caso

su tre - non ha pagato beni e servizi di cui ha beneficiato, mostra senza alcun dubbio

la crisi finanziaria che l’Italia sta vivendo, che purtroppo la politica si ostina a non

affrontare, e della quale la propaganda politica oscura gli effetti sui media pubblici e

privati; è quanto ha dichiarato Fabio Desideri, presidente dell’Associazione Socio-

Culturale e Civico Politica PENSIERO POPOLARE ITALIANO per l’Europa.

Roma 31 luglio 2023


Comments


bottom of page