Circa 240 tra docenti provenienti da tutta Italia ed addetti ai lavori hanno seguito il seminario di formazione “Amate sponde adriatiche. Ricostruire l’esistenza dopo l’esodo tra rimpianto e forza d’animo” svoltosi in modalità online lo scorso 2 dicembre.Tale iniziativa ha suggellato nel migliore dei modi un 2022 denso di soddisfazioni per il Tavolo di lavoro Ministero dell’Istruzione e del Merito – Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, del quale fa parte pure Coordinamento Adriatico APS: le premiazioni del concorso 10 Febbraio al Senato della Repubblica in occasione della cerimonia istituzionale del Giorno del Ricordo, la realizzazione di ulteriori seminari regionali di formazione, la seconda edizione della Scuola estiva presso il Vittoriale e la pubblicazione delle linee guida per la didattica.L’associazionismo giuliano-dalmata è profondamente riconoscente per questi risultati al costante ed appassionato impegno profuso dalla dott.ssa Caterina Spezzano al Ministero di viale Trastevere ed ha apprezzato la lettera con cui il Ministro Giuseppe Valditara ha inviato il suo saluto introduttivo ai lavori di quest’ultimo seminario.«Ho ricevuto con vero piacere l’invito al Seminario “Amate sponde adriatiche. Ricostruire l’esistenza dopo l’esodo tra rimpianto e forza d’animo”. Purtroppo inderogabili impegni istituzionali non rendono possibile la mia partecipazione personale all’evento.Vorrei esprimere il mio apprezzamento per tale iniziativa che consente una profonda riflessione sulla memoria dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Un momento storico il cui ricordo rimane particolarmente vivo: le stragi compiute e le vicende dei profughi.Vorrei sottolineare che il patrimonio culturale italiano, testimoniato anche dai monumenti, dal corredo urbano, dalle opere d’arte ha continuato ad essere coltivato dagli italiani che sono rimasti.Le istituzioni scolastiche sono chiamate a mantenere vivo il ricordo di quello che è accaduto: sia per far acquisire ai nostri ragazzi la consapevolezza di essere i custodi della cultura e dell’identità italiana sia perché il racconto delle tragiche vicende del secondo dopoguerra ha una grande valenza nell’educazione dei giovani alla pace e alla convivenza fra i popoli.Certo della buona riuscita dell’evento, colgo l’occasione per porgere i miei più sentiti saluti ai testimoni, ai qualificati relatori e a tutti i partecipanti al Seminario.Prof. Giuseppe Valditara»
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