Con Atto di G.M. n. 175 del 25/07/2023 la Giunta Di Bernardo ha deliberato di indire manifestazione di interesse per la gestione del Cinema Fellini acquistato con i soldi dei contribuenti di Grottaferrata.
La vice sindaca Rita Consoli (in autosospensione?) non ha partecipato alla votazione della delibera, forse un barlume di dignità ed etica politica le é rimasta.
Dunque il tanto annunciato teatro non si riuscirà ad avere, per ora. Infatti nella delibera si parla di “idonee procedure di progettazione per la rifunzionalizzazione completa del Cinema” come a dire servono un pò di anni tra progetti,verifiche di fattibilità tecnica, ricerca di finanziamenti o nuovi mutui da contrarre a spese dei contribuenti oltre le tempistiche per esecuzione dei lavori, considerato che la struttura ha la compresenza di proprietà private.
Il Di bernardo ha ipotizzato (seconda fase del progetto) max 36 mesi per arrivare a dama. Ingenuo ?
Un periodo che rimanda alla “durata congrua” presente nell’avviso in pubblicazione della manifestazione d’interesse.
Nel frattempo, per non perdere la faccia per una struttura che rimarrebbe chiusa ( il mutuo nel frattempo si deve pagare) si decide di espletare una manifestazione di interesse per la gestione temporanea del Cinema Fellini con la citata delibera di Giunta da affidare a privati.
Ora una serena riflessione porta a dire ma chi si assumerebbe l’onere di gestire un cinema di provincia, oggi, e guadagnarci qualche spicciolo solo per 18/36 mesi come riportato nella pagina FB istituzionale del Comune.
La gestione onerosa presuppone un investimento in personale,sulle strutture del cinema dai proiettori, all’impianto audio, agli arredi, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei servizi a rete, contratti con la distribuzione, etc.
Oneri appesantiti dalle condizioni richieste ed imposte dalla Giunta al futuro gestore.
Il Comune non ha dotato la nostra Città di un cinema, ma ha scaricato l'onere ai cittadini e alle organizzazioni, perchè salvo acquistare un cinema (idea velleitaria) non fornisce una piattaforma, ma vuole esternalizzare il progetto ( in due momenti) dando solo mura di un ex cinema, non un cinema vero e proprio.
C’è da domandarsi perché nessun operatore economico dalla chiusura del cinema (in vendita da tempo) non si è mai fatto avanti per acquistarlo o locarlo.
Suscita sempre perplessità il prezzo di acquisto dell’immobile, che riteniamo, sproporzionato in rapporto ai costi di strutture simili in provincia di Roma, un investimento sbagliato ( mutuo di circa 900.000 € con accollo dei relativi tassi d’interesse) che peserà sui contribuenti come indebitamento.
Utilizzato ad oggi solo per una kermesse pubblicitaria del sindaco costata circa 10.000 € alle casse pubbliche.
Ci domandiamo perché la Giunta ha avuto nella delibera la necessità di : indicare la manifestazione d’interesse quale procedura per individuare gli operatori economici ?
Dettare agli Uffici gli indirizzi finalizzati all’affidamento in gestione; approvare (lei) l’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse predisposto dagli uffici ?
Non sono questi i compiti gestionali degli Uffici ?
Questa delibera è stata richiesta dagli Uffici per operare in tranquillità?
Una delibera ed un avviso pubblico di una genericità disarmante con pochi requisiti, aperta a qualsiasi risultato di affidamento (anche ad associazioni create ad hoc), che con i pochi requisiti richiesti non garantisce, una qualità di selezione degli operatori.
Occorre non aggiungere danno a danno.
Noi Consiglieri di Opposizione proponiamo, fatte salve le criticità sopra evidenziate e la ns contrarietà, a questo Sindaco, a questa Amministrazione, che da mesi sbandierano in tutte le occasioni pubbliche al coinvolgimento, alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni locali e del principio di sussidiarietà, per essere coerenti, di assegnare la gestione temporanea di un bene pubblico, come in questo caso, alle realtà locali quali la Consulta della Cultura, con tutte le sue componenti CSC, in partenariato con Consiglio dei Giovani (ha un capitolo e uno statuto riconosciuto dall'ente ed è una struttura comunale già creata) nelle forme giuridico-amministrative che riterranno più idonee, anche supportando economicamente una gestione di questo tipo.
Queste citate, sono realtà della nostra comunità che già operano nell’ambito della promozione culturale anziché orientarsi, come propone il sindaco, su operatori economici o altre associazioni che probabilmente verranno da fuori.
Occorre far crescere le realtà di Grottaferrata.
I consiglieri comunali di opposizione
Luciano Andreotti
Francesca Antonelli
Paolo Bellucci
Alessandro Cocco
Comments