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IL FENOMENO DEL TRUMPISMO ANALIZZATO IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA ARGOMENTI ALLA PRESENZA DI GIANFRANCO FINI

  • Immagine del redattore: La Redazione
    La Redazione
  • 8 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Il "trumpismo" , con il

cambiamento che sta comportando nel sistema geopolitico mondiale è stato

il tema di un convegno organizzato da Argomenti, presso il Pitty Village

di Frascati, che ha visto la partecipazione di esperti di alto livello

per analizzare il fenomeno nelle sue sfaccettature e nella sua

complessità. Ad introdurre e moderare il dibattito Davide Sabatini che

ha dato subito spazio agli interventi. Del "trumpismo" visto dal punto

di vista della comunicazione ha parlato il prof. Fabio Torriero "Trump -

ha detto - rappresenta un capopopolo che ha inaugurato il populismo

mediaticoi basato sul fattore amico/nemico, bene/male, con annunci a cui

fa seguire i fatti. Trump rappresenta, inoltre una sorta di antipolitica

e rappresenta un po' il sogno del "fai da te". Nelle scelte che fa

continua nella sua logica di imprenditore, sostenendo gli interessi geo

economici degli americani. Fare, dunque grande l'America per dare un

futuro agli americani è il suo slogan che rappresenta la sua politica.

In Italia- ha poi aggiunto - c'è Salvini che cerca di ancorarsi sul

trumpismo. Ma - ha rimarcato - se si vuole costruire un forte centro

destra bisogna costruire un'identità culturale e il populismo di Tramp

non rientra in questo schema".

A seguire Aldo Di Lello, giornalista e

saggista che da tempo si occupa di geopolitica. Nel suo intervento ha

analizzato le cause del trumpismo. "L'aumento delle povertà e degli

squilibri- ha sostenuto - non poteva che produrre una reazione. Molto

consenso per Trump è venuto dalla classe operaia americana. A questo si

è aggiunto il nuovo capitalismo tecnologico. C'è poi l'aspetto

geopolitico di Trump con l'America che intende riaffermare non solo il

suo primato ma deve pensare anche a se stessa e si è stancata di essere

il "gendarme del mondo". Atteso l'intervento del Presidente Gianfranco

Fini, che con la sua arguta retorica ha dato un forte contributo per

comprendere il fenomeno Trump. "uomo imprevedibile che diventa l'uomo

più potente del mondo. E' talmente complessa la sua personalità - ha

osservato - che diventa impossibile interpretarla. Non è uno sprovveduto

ed in poco tempo ha sconvolto il quadro generale del mondo. Pone sul

tavolo con la sua forza le questioni che vuole affrontare ed è talmente

bravo dal punto di vista commerciale che sarebbe capace di vendere il

ghiaccio al Polo. E', insomma un personaggio al quale è impossibile

applicare i termini della politica. Trump - ha aggiunto - ha vinto

facendo leva sulla insicurezza della gente che fa riferimento alle

identità. Inoltre, ha avuto il merito di demolire tutto quello che la

sinistra americana aveva costruito, facendo a pezzi tutta quella cultura

della pesudo inclusione. Ma attenzione a pensare che questa distinzione

naturale di genere possa portare a una distinzione discriminatoria

perché così si potrebbe passare dalla ragione al torto" . Quindi sulla

questione del riarmo europeo "si potrà pensare a fare una difesa comune

europea ma evitiamo che le due sponde dell'Atlantico si dividano sulla

questione della guerra russo-ucraina perché una pace fatta in quattro e

quattrotto non porta a una pace duratura. Inoltre- ha sottolineato l'ex

Presidente della Camera ed ex Ministro degli Esteri - Se l'Europa non

seguirà una seria gerarchia valoriale e metterà la libertà delle idee la

primo posto potrebbe avere seri problemi. E' il momento- ha concluso

Fini - in cui le donne e gli uomini mostrino di avere degli attributi.

Tramp non dico che mi preoccupa ma l'Europa deve ritrovare un suo ruolo.

Cerchiamo di lavorare per ricucire . Se non ci si impegna non si vince e

io penso che l'occidente possa vincere la sfida." Insomma, un convegno

che ha visto un numeroso parterre e la presenza di illustri

rappresentanti politici del centro destra del territorio. Da

sottolineare la che con questo incontro si è venuta a creare una forte

collaborazione, un asse politico culturale importante tra il centro

destra della Città di Frascati e quello della Città di Marino che

porterà ad altri costruttivi confronti.


Maristella Bettelli


 
 
 

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